14 gennaio 2016

Vagabonde in Belgio...



Quest’anno la meta doveva essere la Germania, ma a dicembre scorso purtroppo mia nonna ci ha lasciato ed il mio cuore, quel giorno stesso, mi disse che la mia meta estiva doveva essere per forza Charleroi! Perché? Lì vive la sorella di mia nonna ed i suoi figli che non vedevo da 30 anni e più e sentivo che era quella la cosa giusta da fare! Dal cuore parte il nostro viaggio…

1° giorno

Emozionate come poche, perché per la prima volta mia madre prendeva un aereo, ci dirigiamo verso l’Aeroporto d’Abruzzo ed alle 15 si decolla. Avevo prenotato il volo con Ryanair, posti assegnati, imbarco prioritario e valigia in stiva per 15 kg che, come al solito, pesava di più (1 kg e 300 gr di più che però molto gentilmente non mi fanno pagare, alleluja!) Arriviamo all’Aeroporto di Charleroi con 15 minuti di anticipo, usciamo e a prenderci troviamo il cugino di mia madre… baci, abbracci e si sale in macchina direzione Rue Huart Chapel 42 a Charleroi. Il tempo non è dei migliori, diluvia ma noi il sole ce l’abbiamo nel cuore. Lascio un sms al padrone dell’appartamento (Appart à part) che ho affittato avvisandolo che stavamo arrivando. Arrivati, suoniamo e lui ci viene a prendere sotto al portone, saliamo e trovo un appartamento meraviglioso, con tutti i comfort e per di più in cucina 3 tipi di capsule per il caffè, zollette di zucchero, biscotti, marmellata, olio, sale, detersivi, tutto!!! Per 7 notti e 8 giorni pago 371 euro e decido di versare anche la quota delle pulizie (quando sono in vacanza sono in vacanza!) per 25 euro e la cauzione di 150 euro che poi mi avrebbe restituito. Mi porge il contratto (in inglese), leggo e firmo e mi dice che il foglio con l’inventario delle cose in casa non me lo ha portato perché lo aveva solo in lingua francese e non voleva che firmassi un qualcosa che non capivo. Etienne, il padrone di casa, è stata una persona, corretta e gentile e più in là capirete anche perché. Il tempo di sistemare le valigie e il cugino di mia madre ci porta a casa sua a cena a Mont Sur Marchienne… una collina con tante casette a due tre piani, indipendenti tra di loro, ci accoglie e godo di questo panorama meraviglioso abituata ai palazzi. Arriviamo a casa sua e la moglie ci fa trovare un aperitivo fantastico tra cui un piatto tipico delle coste belghe: pomodorini ripieni di gamberetti, ottimo! Passiamo la serata raccontandoci dei nostri 30 anni senza vederci, di come si vive in Belgio e delle differenze che ci sono con l’Italia e non aggiungo altro. Tornate nel nostro appartamento Lucrezia è entusiasta e saltella da una parte all’altra… dal nostro mega-finestrone (tipico di quelle parti) guardo fuori e sta imbrunendo, ma che ore sono? Le 22:03 e non mi pare vero!




2° giorno

Ci svegliamo piuttosto tardi e ci prepariamo perché oggi abbiamo il pranzo dalla zia di mia madre a Dampremy… il problema ora è: come arrivare? chiamo il taxi? naaaaaaaa prendo il mio telefono, imposto il gps e si va (almeno oggi non piove e c’è un timido sole). In 15 minuti circa arriviamo e il paesaggio qui è un po’ diverso, tante casette a due piani indipendenti ma attaccate tra di loro, senza giardino davanti ma all’interno di ogni casetta… qui le persone lasciano ancora le porte aperte e, cosa ben diversa dall’Italia, non ci sono grate alle finestre nonostante siamo al piano terra. Quando vedo la zia di mia madre una lacrima scende: mi sembra di vedere la mia amatissima nonna per quanto si somigliano e un’enorme pace scende sul mio cuore… ho fatto la cosa giusta e lei lassù sarà felice di questo! Mentre prendiamo l’aperitivo arriva un’altra cugina di mia madre “Lucrezia ho da parte una cosa che avevo preso a Disneyland Paris per te” e dopo 2 minuti scende con la busta con dentro Minnie e Topolino (io l’ho detto che la “Disneyite” è una malattia di famiglia ahahah). Sommersi da racconti, ricordi di quando ero bambina, sguardi amorevoli, pranziamo, al termine del pasto ci gustiamo una fetta d’anguria in giardino. Lucrezia, entusiasta, comincia a fotografare a destra e a manca. Volevo tornare a piedi per non disturbare nessuno ma arriva la telefonata del cugino di mia madre “Anche no, sto arrivando, cenate da noi e poi vi riporto al vostro appartamento e domattina vi vengo a prendere e andiamo a Bruxelles”. Che dire? Per la prima volta mi sento coccolata, protetta e circondata da un immenso affetto nonostante sia un’eternità che non ci vediamo.

3° giorno

Bruxelles dista circa 50/60 km da Charleroi, il tempo non ci assiste ma noi siamo organizzate e di certo la pioggia non ci ferma. Parcheggiamo di fronte al Palazzo Reale, lo ammiriamo ed a piedi ci dirigiamo verso la Grand Place “Mamma dammi la fotocamera!!!!” La mia “giappossotta” comincia a fotografare a destra e a manca come un’invasata. Il cugino di mamma ci fa strada e ci porta al Caffè Manuel, un localino che si trova proprio nella Grand Place, molto caratteristico con interni in legno e una scala che ci porta al piano di sopra. Ci sediamo ad un tavolo vicino alla finestra, dalla quale possiamo gustare quella magnifica piazza.

Che ordiniamo???? Caffè e Gaufre (da non confondere con il waffle, a mio modesto parere non c’entra nulla, la gaufre è molto più buona!) Lucrezia era seduta di fronte a me e aveva bisogno di una mano nel tagliarla, stavo per alzarmi quando il cameriere mi fa cenno di rimanere seduta tranquillamente. Lui prende coltello e forchetta e gliela taglia tutta, una gentilezza unica! Ci alziamo e di fronte a noi due signore sorridenti ci chiedono se volevamo una foto tutti insieme e che loro sarebbero state ben felici di scattarcela (ma sto bene? sto sognando? ma sono tutti così gentili?) “Mamma mamma andiamo a vedere la statua del bambino che fa la pipì???” risata generale… sì mamma andiamo a vedere Manneken Pis. Mi sono accorta che eravamo arrivati perchè c’era una capannella di persone infinita, ma Lucrezia, come al solito, riesce a farsi strada. Il cugino di mia madre a Lucrezia “Lo sai perchè è così importante questo bimbo? Perchè lui con la sua pipì ha spento un incendio”... Da lì parte la Lucry - nenia “Mamma hai capito? Ha spento l’incendio con la pipì!!!! Ora me la compri la statuetta anzi due, una per me e una la voglio riportare al mio maestro di karate!” Al primo negozio di souvenir nonna e nipote si fiondano dentro. Camminando, camminando vediamo il negozio di Tin Tin e sotto un portico c’è una statua e il cugino di mia madre mi dice di accarezzare il braccio perchè porta bene. Attraversiamo i giardini affianco alla Biblioteca Reale, incontrando anche la statua del più grande dei Crociati fino ad arrivare al Parco di fronte al Palazzo Reale. Si risale in auto, dove si va????? Atomium ! Non so perché ma me l’aspettavo più piccolo e quando siamo arrivati ai piedi dell’Atomium il mio stupore è stato grande! Foto di rito e ora? Waterloo !!!! Mamma mia che cittadina fantastica, mi sono letteralmente innamorata. Paesaggi stupendi! E ammiriamo il Leone sulla collina che simboleggia la sconfitta di Napoleone. Lucrezia estasiata! Beh si è fatta una certa ed è ora di cena si va a casa della famiglia del cugino di mia madre per l’ennesima cena da premio Oscar.




4° giorno

Questo è il giorno che Lucrezia aspetta da due anni! Si va a Plopsaland De Panne!!!! Avevo fatto i biglietti combinati (B-Excursions) treno + ingressi al parco sul sito Belgian Rail da casa (100 euro 2 adulti e una bambina per 194 km di distanza!!!). Ci svegliamo presto, chiamo un taxi che ci porta alla stazione per soli 4 euro (la distanza era poca però eh) e alle 08:03 saliamo sul treno. Senza fare alcun cambio alle 10:30 ca. arriviamo alla stazione di De Panne e attraversando la stradina di fronte arriviamo a Plopsaland. E io mi commuovo nel vedere gli occhi felici di Lucrezia e dico dentro di me “Anche questa volta ci sono riuscita!” Ad accoglierci c’è una porta gigantesca e tutt’attorno aiuole e statue con i personaggi simbolo del parco. Passiamo i tornelli e all’ingresso, con somma gioia di Lucrezia, troviamo Mega Mindy, il Signore e la Signora Plop, Bumba, Vicky il Vichingo, Katjie e chi più ne ha più ne metta. Fatte le varie foto (per la “modica” cifra di 56 euro!) davanti ai nostri occhi si apre questa bellissima piazza e proprio di fronte Maya Land tutto al coperto, a tema ovviamente dell’Ape Maya. Partiamo alla scoperta del parco e troviamo un edificio con all’interno una mini-discoteca per bambini con le musiche di un gruppo, le K-3 che da come ho capito vanno molto forte tra le bimbe, l’area tematizzata Plop che si riferisce al mondo degli gnomi, l’area medievale… ma è ora di pranzo e decidiamo di mangiare al Maya Land.

Prendiamo 3 primi per 44 euro (!!!) mi danno il vassoio con un aggeggio e mi spiegano che quando quell’affare misterioso comincia a lampeggiare posso andare a prendere il pranzo. Prendiamo posto e dopo 5 minuti esatti comincia a lampeggiare e quando mi ritrovo a prendere ciò che avevo ordinato mi ritrovo con tre piatti che noi solitamente usiamo per le insalate, colmi di pasta (in quel momento ho capito il perché dei 44 euro eheheh). Vari giri sulle attrazioni nel Maya Land e compriamo un copricapo giallo con le antennine dell’Ape Maya in attesa che arrivi lei! Come al solito mia figlia con la t-shirt dell’Ape Maya e quel copricapo attira l’attenzione del character che la indica e la abbraccia per prima, foto di rito e ci dirigiamo al Plopsa Theatre.

Non capendo un accidente della lingua fiamminga capiamo però che lo show delle Prinsessia è molto desiderato e amato dalle bimbe del posto e, nonostante tutto, anche Lucry si fa coinvolgere dalle loro canzoni.

Immediatamente dopo c’è un altro show, dell’Ape Maya con Willy e Flip che coinvolge i bambini in balli e canti. Facciamo un giretto in treno, scendiamo e continuiamo a percorrere le varie aree tematiche fino a quella di Vicky il Vichingo, stupenda! Lucry fa altre attrazioni e ce n’è una in particolare che mi ha colpito e mi ha ricordato vagamente It’s a Small World di Disneyland Paris. Abbiamo praticamente fatto un giro in barca (al coperto) nel mondo degli gnomi. Beh è ora di fare shopping e sono praticamente uscita dal parco con 4 bustoni tra peluche, t-shirt, ecc. ecc.




5° giorno

Stamattina decidiamo di fare un giro a piedi a Charleroi. Camminando camminando notiamo due Leoni grandissimi all’ingresso del Palazzo di Giustizia e arriviamo alla Place Charles II dove troviamo il Municipio di Charleroi e la Basilica di San Cristoforo che visitiamo. Proseguiamo verso Rue De La Montagne con tanti negozi e non ci facciamo mancare lo shopping. Nel mentre arriva una telefonata, in piazza ci aspetta il cugino di mamma che ci vuole portare a visitare un posto.

Saliamo in macchina direzione Dinant!!!! Ad accoglierci troviamo una Cattedrale in stile gotico e al di sopra una Fortezza e il ponte che unisce la cittadina tutto allestito con riproduzioni di sax colorati e mi viene spiegato che quella cittadina è la terra natale dell’uomo che ha inventato il sax e quest’anno si celebra il suo anniversario. Parcheggiamo e ci dirigiamo verso la teleferica che ci porterà a visitare la cittadella della Fortezza. Lucrezia è la prima volta che sale sulla teleferica e visita una fortezza e la vedo emozionata e con gli occhi colmi di curiosità! Andiamo un pò più sopra e troviamo un bar con annessi tanti giochi per bambini e un panorama mozzafiato. Dinant è davvero una tappa da fare! Risaliti in macchina, durante il percorso che ci riporterà a casa visitiamo un Castello Medievale e arriviamo presso un’abbazia dove mi viene spiegato che si produce la birra e la differenza tra la birra prodotta in abbazia e la birra trappista (il cugino di mamma è un mito, altro che guida ahahah). Annesso all’Abbazia c’è una scuola frequentata da figli di ministri e ricorda tanto uno di quei college anglosassoni. E’ora di cena e si rientra e tanto per cambiare andiamo dai nostri parenti.


6° giorno

Sveglia molto presto, ci viene a prendere il taxi, arriviamo in stazione e direzione Ostenda!!!! Facciamo un solo cambio a Brussels Midi senza alcun intoppo e arriviamo ad Ostenda (2 adulti andata e ritorno 32 euro per circa 190 km e i bambini non pagano!). La stazione è proprio vicino al porto ma non conoscendo il luogo e, come al solito, non avendo una mappa prendiamo un taxi per farci portare all’Albert Promenade dove ci attende il Disneyland Paris Sand Magic!!! I biglietti li avevo presi da casa sul sito di Groupon belga risparmiando circa 2/3 euro a ticket. Le sculture di sabbia erano fantastiche e in gran parte riproducevano gli edifici di Disneyland che noi conosciamo molto bene essendoci state 5 volte. Facciamo tutto il percorso in questo mondo meraviglioso e a noi così caro. Usciamo da lì e decidiamo di visitare Ostenda, passeggiata sul molo e poi direzione vie dello shopping. Arriviamo in una piazza con un grande gazebo dove si esibiscono bande musicali, ma dopo lo shopping si sa viene fame e pranziamo in un ristorante dentro quella piazza.

Mentre mangiamo Lucry vede passare una macchina con dentro due character, non sa chi sono ma “Mamma mi porti a conoscerli e a fare la foto?” Scopriremo più avanti che si chiamano Filou e Filine e sono lì perché sono le mascotte di un negozio di abbigliamento per bambini che festeggia l’anniversario. Camminando senza meta ci ritroviamo davanti alla Cattedrale di Ostenda che è di una bellezza disarmante! Passeggiando lungo il porto ci sono tantissimi gabbiani che si avvicinano in cerca di cibo e ai quali è vietatissimo darne! C’è un trenino colorato che porta in giro i turisti e tanti stands che vendono porzioni di pesce da mangiare per strada, e un mercato del pesce che, a detta di mia madre (l’esperta eheheh), ha prezzi ottimi! Anche questa giornata è finita e ci dirigiamo in stazione a riprendere il treno per Charleroi.




7° giorno

Direzione Brugge! Il cugino di mamma ci viene a prendere e ci spariamo 140 km di viaggio immersi in paesaggi verdissimi. All’ingresso della città c’è un mega parcheggio sotterraneo e mentre cerchiamo posto un signore si affaccia dal finestrino e ci dice di aspettare perché i posti sono due (e io sono sempre più sconvolta dalla loro gentilezza!).

Visitiamo la Cattedrale di San Salvatore e arriviamo alla Piazza Grote Markt e imbocchiamo una stradina nella quale troviamo tanti negozi tipici pieni dei loro merletti Rococò, negozi con articoli natalizi tutto l’anno e manco a dirlo cioccolaterie come se piovesse! Facciamo un giro sul battello lungo i canali della “Venezia del Nord” e abbiamo modo di ammirarla in tutto il suo splendore! Siamo talmente rapiti dalle bellezze del posto che dimentichiamo di pranzare e ci dirigiamo verso Gent St. Pieters, cittadina più moderna e commerciale ma con una piazza circondata da monumenti gotici meravigliosi. Tornati a Charleroi, andiamo in un centro commerciale, Ville2, e poi stasera si va a cena fuori con tutti i parenti! Tipica pizzeria italiana e da quello che ho capito anche abruzzese, Pizzeria Marco, e mangiamo una pizza fantastica ma enorme! Ovviamente dopo si va a mangiare un gelato in un locale che si chiama “Gelatissimo” e ve lo consiglio se vi trovate da quelle parti.

8° giorno

E’ il giorno della partenza e siamo tutti un po’ tristi, si va a pranzo dalla zia di mamma e poi veniamo accompagnati all’aeroporto, alle 17:35 si vola direzione casa… nonnina mia lo so che tu da lassù hai gioito con noi!!! Voglio rendere pubblica la gentilezza e la serietà del padrone di casa che il martedì mi lascia un sms dicendomi che la domenica della nostra partenza lui non poteva esserci e che la cauzione, se ero d’accordo, me l’avrebbe lasciata l’indomani sul tavolo dell’appartamento (e il mercoledì così è stato!) e che le chiavi di casa potevo tranquillamente lasciarle nella buca della posta!(scritto nel 2014)



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