12 maggio 2017

Mariangela ci racconta la sua Pietraperzia





Ciao a tutti! Non pensavo che mi sarebbero venute in mente così tante cose da scrivere, spero di non dilungarmi troppo cercando di essere il più essenziale possibile (ma conoscendomi scriverò tanto, no limits). Io vivo in Sicilia a Pietraperzia, un piccolo paese in provincia di Enna nella valle dell'Himera. Siamo praticamente in un punto strategico, al centro, dunque ogni posto a nord, sud, est o ovest ha relativamente la stessa distanza.
Pietraperzia è dominata da un castello, o ciò che ne rimane, l'antico castello Barresi che fu costruito intorno al 1072 dai Normanni su di una preesistente fortezza saracena. Ha anche avuto una figura storica leggendaria, quella del brigante Testalonga, un contadino che per la gravità dei soprusi subiti da parte della guardia baronale, si diede alla macchia aggregando potenti bande che in pochi anni finirono per assumere il controllo dell'economia granaria su buona parte dell'isola, ma sempre (almeno secondo il brigante) col fine di soccorrere i deboli ed umiliare gli avari... ehmm diciamo il nostro Robin Hood!!



Pietraperzia ha molti monumenti ecclesiastici, tra chiese conventi santuari e cappelle ne conto attualmente 13 (e qualcuno forse mi sfugge) ma solo quattro sono quelle aperte e sempre affollate. Quella che a me piace di più è la "Caterva", o come era originariamente chiamata "delle anime sante". All'interno di questa piccola chiesa trecentesca non si è salvato quasi nulla purtroppo, si possono comunque ammirare sulla volta degli stupendi stucchi dorati e si venera ancora un crocifisso bizantino recentemente restaurato. Questa piccola chiesetta è aperta solo per il mese di maggio.
Il paese possiede un  hotel e un grazioso B&B; i periodi più turistici sono l'estate e la Santa Pasqua, quest'ultima è famosa per il venerdì santo, o meglio per "lu Signuri di li fasci" una processione molto toccante che raccoglie oltre che devoti, anche turisti e curiosi italiani e stranieri. Più di trecento fasce di lino, realizzate dai devoti, trattengono l'alto pennone con sopra il crocifisso muovendosi per le strade, le discese e gli slarghi del paese con maestosità e sapiente coordinazione.



In paese la religione è molto sentita,e le feste religiose sono davvero tante, praticamente una ogni mese all'incirca....
- la candelora, il 2 febbraio, in onore di san Biagio;
- Il Carnevale e le Ceneri;
- San Giuseppe, con la rappresentazione in costume e la fuga in Egitto il 19 marzo;
- La settimana Santa, che si conclude la domenica di Pasqua con l'incontro (lu 'Ncuntru) tra Cristo risorto e la Madonna.
- La settimana dopo Pasqua è San Vincenzo Ferreri patrono dei muratori, e la sera si assiste al volo di piccole mongolfiere.
- Il  mese di maggio dedicato interamente alla Madonna, con due pellegrinaggi (trattoristi e camionisti) nell'antico santuario "Madonna della Cava" appena fuori paese.
- San Giovanni il 24 giugno, con pellegrinaggio alla chiesetta campestre aperta solo quel giorno.
- Nel mese di agosto abbiamo due feste patronali, la Madonna della Cava e Santo Rocco.
- La prima domenica di ottobre è il Santo Rosario con 3 giorni di fiera.
- L'11 novembre san Martino, con mostaccioli di vino (dei biscotti) e muffolette (pagnotta con ricotta e miele).
- Il 12 e il 13 dicembre è Santa Lucia con la sagra della cuccìa (frumento bollito e condito).
- Dal 13 al 24 dicembre la Novena di Natale, con canti dei pastori (gruppo Folk) e zampognari, in giro per il paese. Le Novene sono dei piccoli altarini fatti con fogliame di palma, datteri e arance che vengono allestiti all'esterno di alcune abitazioni o piazze principali.



Il territorio di Pietraperzia è ricco di fascino e mistero come la piramide a gradoni scoperta pochi decenni fa, che ancora oggi crea non pochi schieramenti tra gli archeologi. L'etnologo svedese Thor Heyerdahl, che l' ha visitata e studiata più volte, trova affinità con le costruzioni babilonesi e di quei popoli adoratori del sole, la cui cultura si diffondeva attraverso il Mediterraneo ed oltre gli oceani.
Ahh e non vi ho detto da dove deriva il nome di Pietraperzia, forse qualcuno lo ha intuito, deriva dal nome arabo "Agar al Matqub" che significa "Pietra-Perciata" infatti sotto le mura del castello e su di una collina chiamata "Rocche" si possono notare delle grotte o celle scavate nella roccia, furono le abitazioni primitive dei primi insediamenti preistorici.
Vi invito a visitare questo piccolo paese di circa settemila anime, il clima è mite, il cibo è buono, prendendo lo scorrimento si raggiunge Agrigento in poco più di trenta minuti visitando così i templi,  siamo vicini a Piazza Armerina dove potete visitare i famosi mosaici, e siamo a 20 minuti da Enna, il capoluogo più alto d'Italia, con il suo bellissimo castello di Lombardia. Io vi aspetto!

Scritto da Mariangela Tortorici


     Chi sono:


"Mi chiamo Mariangela, sono nata e cresciuta in Svizzera e i miei genitori sono originari di Pietraperzia. Un giorno decisero di tornare in Sicilia e io da allora sono innamorata di questa splendida isola ricca di storia, splendidi paesaggi, delle sue tradizioni e del buon cibo, ma soprattutto ho conosciuto il mio grande amore Marco, assieme ai nostri due bambini amiamo viaggiare e conoscere posti nuovi, non ci sentiamo mai dei turisti,ma partiamo sempre con spirito d'avventura, conoscenza, rispetto e adattamento."

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